INTERNET: LA DIPENDENZA DEL TERZO MILLENNIO?

di Chiara Rizzo, Elena Belleri, Emma Saottini

E’ un dato di fatto: la nostra generazione è nata con internet. Anzi, possiamo proprio dire in internet! Ma questo significa automaticamente che siamo dipendenti dal web? In rete e sui social network trascorriamo molto tempo delle nostre giornate e corriamo il rischio di vivere una vita totalmente virtuale. Ma come accorgersi che si è attraversato il limite e come dire basta? Ecco i sintomi da non sottovalutare e i consigli di esperti.

È importante partire da un presupposto di base: ormai, nell’era tecnologica, non si può più prescindere dal fatto che noi siamo nativi digitali poiché nasciamo circondati e condizionati dall’elettronica e siamo costantemente stimolati in questo ambito. Ciò ha comportato anche mutazioni del nostro corpo e dei nostri sensi; per esempio un famoso studio eseguito da Microsoft Corp nel 2015 afferma che la concentrazione umana dura mediamente 8 secondi, contro i 12 del 2000. Inoltre i Social media e Internet hanno ridotto i nostri tempi di attenzione, nonché la volontà di approfondire, influenzando pesantemente pure la qualità del rendimento scolastico. Tuttavia una nuova ricerca condotta da un team dell’Università di Princeton, pubblicata sulla rivista Neuron lo scorso 22 agosto, sembra ribaltare la situazione: Internet non c’entra nulla, è un effetto dell’ evoluzione della specie: “è la tua mente che crea questo mondo”. Quale dei due scenari preferite?

Mentre ci pensate aggiungiamo un’ulteriore considerazione relativa ad un altro modo di fruire la tecnologia legato all’evoluzione del nostro rapporto con la televisione. Partendo da una ricerca ideata da noi, 2 studenti su 3 preferiscono utilizzare la piattaforma di streaming online Netflix, come si può vedere nel dettaglio in un sondaggio effettuato dalla pagina @fabriziolospizio (la pagina Instagram ufficiale del De André) in cui risulta che, su un totale di 445 votanti, il 66% di noi preferisce Netflix, mentre il restante 34% altri siti.

Ci sono vari siti che sfruttiamo per guardare i film e le serie tv streaming, come ad esempio:

1. Netflix

2. Altadefinizione

3. Youtube

4. Ray play

5. Vvvvid

6. Amazon prime video

Questo utilizzo è un’opportunità o un rischio?

Uno studio fatto dal Corriere della sera pubblicato su Procedings of the National Academy of Sciences condotto da Aida Gomez-Robles della Georgia Washington University, ha dimostrato che la maggior parte dei ragazzi tra i 14 e i 16 anni passa più di 3 ore al giorno(e più tempo nel fine settimana, arrivando persino a 18 ore consecutive) davanti al computer. Prima ancora di effettuare accessi su queste piattaforme, i ragazzi vengono a conoscenza, tramite i media, dei video e dei film che successivamente influenzeranno la loro futura scelta di visione sui siti. Lo stesso studio ci informa che la maggior parte dei ragazzi preferisce guardare film prima di andare a dormire , ma  ha dimostrato che gli occhi sono particolarmente sensibili alla luce blu degli schermi, che possono provocare, nei casi più gravi, l’insonnia.

Dopo tutte queste riflessioni non ci resta che stare attenti al nostro uso o abuso del web e dotarci di strumenti efficaci che ci permettano di preservare la vita fuori dalla rete.  

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