FACCIAMOCI UNA CANNA, COSA VUOI CHE SIA? O FORSE NO?

di Angela Femanda, Ilaria Marcelini, Veronica

Più di 232 milioni di persone al mondo fanno uso di Cannabis, conferendo così a questa sostanza il primato di quella più utilizzata. Si assume fumandola (il ben noto spinello) e rilascia nel corpo diversi principi attivi, tra i quali il più conosciuto è il THC, responsabile delle proprietà psicoattive (mentali) della Cannabis, nonché di molte delle sue proprietà terapeutiche (è sfruttato anche in medicina). 

Il THC stimola il rilascio di dopamina, un composto organico all’interno del nostro corpo che ha la funzione di neurotrasmettitore nel sistema nervoso; per questo può provocare nella persona sensazioni di euforia, rilassamento, percezione spazio-temporale sfalsata ed anche alterazioni uditive, olfattive e visive. 

Insomma, gli effetti principali della Cannabis sono moderata euforia e senso di pace. Non mancano, però, gli effetti collaterali quali sonnolenza, mancanza d’ascolto, modificazioni nella percezione spazio-temporale, agitazione, irritazione e congiuntivite. Anche lo stato emozionale può variare sotto l’effetto della Cannabis, ma questo è imprevedibile.                     Inoltre può creare dipendenza di tipo psichico, a differenza delle droghe pesanti, che creano dipendenza di tipo fisico.

Fumarsi uno spinello provoca effetti sensibili, ma non avvertibili, ossia mentre la persona prova rilassamento, all’interno del suo corpo si presentano danni dei quali non ci si rende conto.

Non sono stati trovati problemi a lungo termine: qualche studio afferma che causa problemi di memoria seppur non gravi o mortali. Non è nemmeno mai stato documentato un solo caso di overdose, per questo motivo la sua tossicità è considerata molto bassa rispetto alle altre droghe o  farmaci, tanto da essere definita  “droga leggera”.

Ma i rischi non mancano, soprattutto se si pensa agli effetti di più spinelli, magari accompagnati da alcool e in situazioni in cui c’è bisogno della massima attenzione, come per esempio alla guida. Eppure non ci si pensa: per esempio abbiamo riscontrato, attraverso un sondaggio nella classe 1^G, che il 95% delle persone intervistate ritiene che la Cannabis provochi meno danni di una sigaretta.

Ma noi invitiamo alla riflessione: vale la pena rischiare la vita e mettere a repentaglio quella delle persone vicine? Secondo noi è meglio evitare sostanze nocive sia in età adolescenziale (poiché in futuro potrebbero esserci delle conseguenze spiacevoli) sia in età adulta.

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