ADOZIONI LGBT: OPPORTUNITà O PROBLEMA?

di Laura Zani, Giulio Stefani, Velia Bianconi

 Le coppie omosessuali possono adottare? Spesso ci si pone questa domanda, ma la risposta rimane sospesa. Difatti, nonostante l’intervento legislativo del maggio 2016 conosciuto come “legge Cirinnà’’, al momento non risulta essere presente nulla nel nostro ordinamento rispetto al fatto che una coppia omosessuale in Italia possa adottare, generando una situazione che non è per nulla chiara.

Si è tanto discusso anche della cosiddetta “Stepchild adoption”, ovvero della possibilità di veder riconoscere, a una coppia dello stesso sesso, la figlia o il figlio generato da uno dei due avuto solitamente attraverso una fecondazione artificiale.

Ma che cosa ne pensa l’opinione pubblica italiana? Secondo il sondaggio condotto in Italia da Lorien Consulting, il 76% sarebbe contraria alle adozioni da parte di coppie omosessuali e sul tema si sono schierati anche differenti personaggi pubblici. Esponenti dell’attuale governo pare invece abbiano idee abbastanza chiare: il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha affermato che il governo non discuterà della questione e si pone contro alle adozioni, come ha affermato in un’intervista a Rtl 102.5: “Sono contrario alle adozioni per le coppie omosessuali. Le discriminazioni sono una roba folle, però chi non ha diritto di parola, e cioè i bambini, hanno diritto di crescere con una figura di riferimento paterna e materna”. Anche il ministro della famiglia Lorenzo Fontana ha messo in chiaro le sue opinioni al Congresso del suo partito, la stessa Lega, a Parma nel maggio 2017: “Le famiglie arcobaleno? Sono schifezze”.

Perché più di tre quarti della popolazione sembra contraria alle adozioni gay? I motivi possono essere  molteplici, ma sicuramente in tanti si riconoscono nelle affermazioni della controversa figura di Jean-Pier Delaume-Myard (omosessuale appartenente all’associazione Manif pour tous): “Non voglio che si privi volontariamente un bambino di una vera famiglia: padre-madre. Ciascuno ha il diritto di avere una vera famiglia”. A questo ha replicato lo scrittore e giornalista Roberto Saviano: “Il concetto di famiglia è un concetto storico, niente affatto biologico”. E ancora: “Ma qualunque sia la nostra idea di famiglia, dovremmo interrogarci su questo: preferiamo davvero che ci siano bambini che vivano situazioni di abbandono o in strutture di accoglienza, piuttosto che dare possibilità a nuove forme di famiglia?”. Riflessioni che dovrebbero indurre a cercare di prendere una decisione maggiormente consapevole e non influenzata dai pregiudizi, come, purtroppo, accade la maggior parte delle volte ancora oggi: “I bambini e le bambine stanno meglio in una famiglia con dei genitori consapevoli”, afferma la sociologa facente parte delle Famiglie Arcobaleno Laura Mentasti, la quale ribadisce che non è l’orientamento sessuale dei genitori a fare la famiglia, ma la loro capacità genitoriale; infatti il pregiudizio è l’atteggiamento da cui nasce l’odio omofobo che sempre più spesso vediamo nella nostra società


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